12 aprile 2022

Comunicato della UIL FPL Nazionale per il contratto nazionale del personale che opera nelle RSA.

Di seguito il Comunicato della UIL FPL Nazionale per la definizione del contratto collettivo nazionale del personale che opera nelle  Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA). 

 

 

 

 

 

 

 

 

RSA: CGIL CISL E UIL LANCIANO LA MOBILITAZIONE PER IL CONTRATTO 
 
Parte la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle RSA indetta da FP CGIL, CISL FP, UIL FPL per rivendicare l’apertura del tavolo negoziale con le associazioni datoriali AIOP ed ARIS e giungere alla definizione del contratto collettivo nazionale del personale che opera nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA).
“Dopo due anni di attesa, innumerevoli richieste e presunti impegni che non si sono mai concretizzati – dichiarano le Segretarie nazionali di CGIL FP, CISL FP, UIL FPL - è ora che ARIS (Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari) e AIOP (Associazione Italiana Ospedalita' Privata) riconoscano il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori delle RSA alla definizione di un contratto nazionale di lavoro atteso da oltre 14 anni.
Un contratto che riconosca diritti e professionalità in linea con gli standard salariali e normativi ampliamente recepiti per il personale che opera nelle strutture che applicano il contratto della sanità privata da noi sottoscritto nel 2020 con queste stesse associazioni datoriali. Tale urgenza è divenuta un imperativo morale durante l’emergenza sanitaria che il nostro paese sta tuttora vivendo, emergenza nella quale il personale che lavora in queste strutture non si è mai sottratto allo sforzo di curare e tutelare gli ospiti, continuando a lavorare in modo instancabile e dando un prezioso e fondamentale contributo”
Nelle prossime settimane CGIL, CISL, UIL indiranno le assemblee in tutte le strutture per condividere con le lavoratrici ed i lavoratori le azioni di mobilitazione: la protesta partirà con il blocco di tutte le attività effettuate in orario straordinario di tutto il personale e con presidi davanti alle strutture.
È una battaglia difficile – concludono le organizzazioni sindacali - siamo tutti profondamente consapevoli della stanchezza e della rabbia delle lavoratrici e lavoratori, ma siamo anche convinti del fatto che solo la mobilitazione può, in questo momento, portare all’apertura del tavolo e a riconoscere dopo un decennio di immobilismo i diritti, la dignità e il salario che questi lavoratori meritano ed esigono.

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